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  27.09.2006 - I segreti della Gioconda di Leonardo e della Grotta dei Cervi di Porto Badisco

 

:: I SEGRETI DELLA GIOCONDA DI LEONARDO E DELLA GROTTA DEI CERVI DI PORTO BADISCO

27 settembre 2006
Lecce

Gli scienziati del Visual Information Technology Group del National Research Council (NRC) canadese hanno svelato, in una conferenza stampa tenuta in questi giorni a Ottawa, alcuni dei segreti del sorriso più enigmatico dell’arte pittorica occidentale: la Gioconda, il capolavoro di Leonardo da Vinci, realizzato nel 16° secolo e conservato al Louvre di Parigi.

Il gruppo canadese ha presentato le scoperte della più estesa scansione tridimensionale mai effettuata sulla Monna Lisa. Un esame globale del dipinto è stato condotto mediante l’utilizzo di una speciale tecnologia 3D sviluppata dagli stessi scienziati del NRC canadese.

Gli scienziati hanno scansionato il capolavoro da entrambi i lati per ottenere dati 3D ad alta risoluzione dell’intero dipinto. Le informazioni ottenute analizzando il dipinto mediante le tecnologie scientifiche di imaging più innovative, quali uno scanner 3D laser ad alta risoluzione e una camera multispettrale policromatica a 13 bande, hanno gettato nuova luce sulla storia e sullo stato di conservazione dell’opera, così come sui colori originali del dipinto e sulla tecnica di Leonardo da Vinci, compreso il cosiddetto “sfumato” che contribuisce a dare un'aria di mistero al ritratto di Monna Lisa.

Le tecnologie innovative del NRC canadese applicate ai Beni Culturali consentono a studiosi, curatori di musei ed esperti in conservazione di studiare le condizioni e l’autenticità dei dipinti antichi e di scoprire anche le tecniche dell’artista.

In particolare, il modello 3D della Monna Lisa, realizzato dagli scienziati canadesi, consente sia agli specialisti di storia dell’arte sia al grande pubblico di osservare e analizzare nei minimi particolari il dipinto senza rischio di danneggiarlo.

Le scoperte degli scienziati canadesi, pubblicate in inglese nel volume “Mona Lisa: Inside the Painting” e in altre due edizioni, francese e tedesca, saranno illustrate insieme alla tecnologia sviluppata ad hoc dallo stesso NRC, nei prossimi mesi di ottobre e novembre dall’ing. Angelo Beraldin in occasione di un ciclo di seminari che si terrà presso il Coordinamento SIBA dell’Università di Lecce.

L’ing. Angelo Beraldin, senior research officer del NRC canadese, insieme al team del Visual Information Technology Group del quale fa parte, collabora da diversi anni con il Coordinamento SIBA dell’Università di Lecce nel settore dei Beni Culturali.

In collaborazione con il NRC canadese, con il quale l’Università di Lecce ha anche sottoscritto un protocollo d’intesa per la cooperazione nel settore della ricerca scientifica e tecnologica, il SIBA ha sperimentato e sviluppato nuove tecniche e metodologie per l’acquisizione e ricostruzione tridimensionali ed ha avviato e realizzato vari progetti che hanno avuto notevoli riconoscimenti a livello internazionale. Tra questi ricordiamo quello della Cripta bizantina di S. Cristina in Carpignano Salentino, della Chiesa di S. Pietro in Otranto, della statua bronzea dello Zeus di Ugento, delle Metope del Tempio C di Selinunte e, in fase di realizzazione, il progetto della Grotta dei Cervi di Porto Badisco (Otranto).

La Grotta dei Cervi di Porto Badisco è uno dei siti archeologici più significativi del territorio salentino per la presenza di uno straordinario e ricchissimo repertorio di pittogrammi di epoca neolitica e di altre evidenze archeologiche, che attestano una lunga frequentazione della grotta dal Paleolitico superiore all’Età dei metalli. La necessità di non alterare il delicato microclima, che ha permesso sinora la conservazione delle pitture, ha determinato la chiusura della grotta non solo al grande pubblico ma anche agli studiosi.

L’acquisizione digitale 2D e 3D delle pitture parietali e degli ambienti ipogei, difficilmente accessibili e con un alto tasso di umidità, è stata estremamente complessa ed ha richiesto una strumentazione ad alta tecnologia e adatta all’uso in condizioni ambientali estreme. E’ stato quindi necessario l’utilizzo integrato delle attrezzature dei Laboratori 2D e 3D del Coordinamento SIBA dell’Università di Lecce e di uno scanner 3D laser costruito dal NRC canadese e modificato ad hoc per la Grotta dei Cervi.

I primi risultati del progetto sulla Grotta dei Cervi, avviato anche in collaborazione con la Soprintendenza per i Beni Archeologici della Puglia, saranno presentati dal SIBA e dal NRC canadese in occasione del “7th International Symposium on Virtual Reality, Archaeology and Cultural Heritage - VAST 2006”, che si svolgerà a Cipro dal 28 ottobre al 4 novembre 2006, e di un convegno su “La Grotta dei Cervi di Porto Badisco: Progetti e Ricerche” che si terrà presso il Coordinamento SIBA nel prossimo mese di novembre.


Dr. Virginia Valzano
Coordinatore generale SIBA



 
 

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